Il favoloso mondo di Barbie


Chi non ha mai giocato con la Barbie, può evitare di leggere questo post. Si annoierebbe e lo troverebbe inspiegabilmente nostalgico.
Chi invece, come me, ha amato alla follia questa icona di bambola, lo leggerà volentieri e farà un serio pensiero su una gita al Mudec, il Museo delle culture di Milano, a farsi una scorpacciata di ricordi. Una di queste è mia cugina Silvia, che sono sicura ha proseguito la lettura.

Eh già, perché non c’è una saletta con quattro esemplari in croce. No, no, ce ne sono sei, con centinaia di Barbie di ogni tipo!
Ma andiamo per ordine. 23 gennaio: compleanno di mia madre. Mia sorella Giulia ed io decidiamo di festeggiarla portandola al Mudec, per visitare la mostra di Gauguin e, giacché vengono con noi anche le mie nipoti, anche quella di Barbie. Che è un po’ una scusa, perché anche noi “bambine” vogliamo vederla e spalanchiamo gli occhi ogni volta scopriamo qualcosa di “familiare”.
Negli anni mi hanno regalato la Barbie, poi il suo fidanzato storico, il Ken (scusate, ma in questo caso l’articolo davanti al nome è “d’obbligo”), la Skipper (la sorellina di Barbie), la Midge (che io chiamavo Meg ed è la migliore amica di Barbie) e anche una cuginetta, la Scooter, di cui non ho trovato traccia su Internet, ma vi giuro che c’era. Mentre Marianna, la mia di cugina, aveva anche Alan, marito di Midge. Con Marianna abbiamo passato interi pomeriggio, da bambine, a cucire abiti per le nostre bambole.

Ma torniamo alla mostra. Ecco le cinque sezioni nelle quali si articola: nella prima, “Barbie è la moda”, che occupa due sale, ci sono le bambole divise per anno, partendo dal 1959, quand’è nata la nostra icona, per arrivare ai giorni nostri. E’ la sezione che preferisco, al di là della moda, è interessante scoprire l’evoluzione negli anni del trucco femminile e delle acconciature. Gli abiti da sera sono i preferiti di Linda, in particolare quello rosso…


“Dolls of the world” offre una panoramica delle Barbie delle varie culture. “Barbie careers” mostra le varie professioni, mentre in “Regina, diva e celebrity” troviamo Audrey Hepburn che impersona Holly Golightly in Colazione da Tiffany, ma anche Marylin Monroe, Grace Kelly, Olivia Newton-John. E poi c’è “Barbie family” dove vengono presentati, oltre alle ambientazioni e agli accessori, tutti i membri della grande famiglia di Barbie.
Un tuffo piacevole nei ricordi dei giochi della mia infanzia.

 

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