Qual è l’origine del nome dei devils on horseback, deliziosi rotolini agrodolci, perfetti per accompagnare l’aperitivo? Ho cercato su Internet, ma non ho trovato notizie certe sui “diavoletti a cavallo”, se non la chiara origine anglosassone. La storia più pittoresca che gira sul Web racconta di alcuni soldati normanni in Cornovaglia, nel sud dell’Inghilterra, che avrebbero ricoperto le loro armature di fette di bacon per spaventare la popolazione.

In ogni caso i “diavoletti” sono stati un finger food molto popolare negli Stati Uniti negli anni 60 e 70. Direi che è giunto il tempo di riscoprire anche qui da noi questi rotolini che sposano molto bene il salato del bacon con il dolce della frutta.

I devils on horseback, i diavoletti caldi, sono uno stuzzichino veramente veloce da preparare e fanno un figurone, perché risultano molto saporiti. Una leccornia anche per i bambini che se li contendono…

Ingredienti per 4-5 persone:
15 prugne secche
15 mandorle pelate
7/8 fette di pancetta
menta fresca
stuzzicadenti

Mettete a mollo in acqua tiepida per una mezz’oretta 15 prugne secche (calcolate 3 o 4 diavoletti a testa). Se c’è levate il nocciolo, quindi asciugatele bene e inserite all’interno di ogni prugna una grossa mandorla pelata. Infine avvolgete la prugna in una fettina dei pancetta (quella “tesa” è la più maneggevole, se vi piace potete usare anche quella affumicata) e fissate ogni diavoletto con uno stuzzicadenti. Fateli cuocere su una piastra per qualche minuto (oppure in forno su una leccarda per una decina di minuti a 180°), giusto il tempo di far dorare la pancetta e renderla croccante. Servite i diavoletti molto caldi, guarniti di foglie di menta fresca.

The anglosaxon way
Ho letto che in Inghilterra e Stati Uniti un’altra versione della ricetta prevede che la prugna venga farcita di chutney al mango, al posto della mandorla.