Un’eco vacanza in bici all’Ile de Ré
Se non avete ancora deciso le vostre vacanze estive, fate un pensierino sull’Ile de Ré. Immaginate un’isola lunga 30 chilometri e larga 5, che può contare su ben 93 chilometri di piste ciclabili. E le piste si snodano in mezzo a distese di verde che alternano boschi, vigneti, riserve naturali, saline e allevamenti di ostriche. Con una quantità incredibile di persone che si spostano da una parte all’altra dell’isola proprio in bici.
L’Ile de Ré è un gioiello d’isola che si trova al largo della costa occidentale della Francia, a poca distanza da La Rochelle alla quale è collegata da un ponte ultramoderno, che da lontano sembra la spina dorsale di un animale preistorico, costruito solo una ventina di anni fa, che ha reso l’isola più accessibile ai turisti. Cosa che, a quanto ci è stato riferito, non ha proprio entusiasmato i proprietari di case che non hanno gradito questo “attacco” alla loro riservatezza.
È infatti un’isola molto tranquilla e discreta, per chi cerca relax allo stato puro, che offre per l’accoglienza una decina di villaggi, ognuno con le proprie peculiarità, ma tutti con le case bianche e le persiane di colori pastello, con uno stile sobrio ed elegante, e con i fiori che crescono spontaneamente.
Saint Martin de Ré, capitale dell’isola, è il borgo “più mondano” e più popolato, un porto affacciato sulla costa nord dell’isola, zeppo di barche di ogni calibro, circondato da fortificazioni del XVII secolo che nel 2008 hanno ricevuto la classificazione di Patrimonio mondiale dell’Unesco. Dal campanile della chiesa di Saint Martin c’è un bel panorama, di cui godrete soltanto salendo ben 117 gradini.
La Flotte, a dieci minuti di distanza, è un altro delizioso villaggio caratterizzato da stradine fiorite, un porticciolo e un suggestivo mercato medievale. Forse il borgo che preferisco, dove sceglierei di soggiornare se tornassi in quest’isola. A metà tra la mondanità di St Martin de Ré e gli altri villaggi molto più tranquilli.
Come Sainte Marie de Ré, sonnacchiosa e discreta, che offre due piccole piazzette e un paio di ristoranti, di cui uno, Les Tilleuls, interessante, sia per il cibo ben preparato che per l’arredamento un po’ shabby…
È comunque un’isola si vive soprattutto di giorno, in giro per i borghi e per i mercatini, e poi via con la bici. A esplorare le foreste, che ho letto durante l’Età del ferro ricoprivano tutta l’isola. O a visitare le spiagge e le dune di sabbia (spingetevi fino alla Conche des baleines, all’estremo nord dell’isola, dove troverete anche il Faro delle balene, nella foto di apertura di questo post).
E durante il vostro giro in bici fermatevi ad assaggiare i piatti di frutti di mare e pesce freschissimo servito nei vari ristorantini all’aperto sparsi per l’isola. O fare shopping o “window shopping” nei negozi dei vari borghi…
L’Ile de Ré è adatta anche alle famiglie: nei vari punti di noleggio disseminati in tutta l’isola, oltre alle bici, si possono affittare anche i tandem (così i bambini hanno la sensazione di essere una parte importante della squadra nella pedalata) o anche dei comodi carrettini-rimorchio in cui sistemare i più piccoli.
Il giorno in cui volete riposare, godendo però delle bellezze dell’isola, potete usufruire delle comode navette che collegano un borgo all’altro.
Cosa portare a casa come souvenir dall’Ile de Ré? Ma il sale, naturalmente! Disseminate per tutta l’isola ci sono molti negozi, di solito cooperative di produttori di sale e prodotti affini. Della più bella “bottega”, a cielo aperto, ne ho parlato qui.
In agosto noi abbiamo trovato sempre sole, ma senza il caldo umido che ci affligge d’estate in molte parti d’Italia, quindi perfetto per un’eco vacanza in bici!
- 30 June 2016
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