Sette Palazzi Celesti all’Hangar Bicocca a Milano


Ogni tanto trovo qualcosa che mi stupisce e mi cattura. È successo sabato scorso: “in gita” a Milano, abbiamo deciso di andare all’Hangar Bicocca, visto che io non ci ero mai stata.

La fondazione Pirelli Hangar Bicocca nasce a Milano nel 2004 dalla riconversione di uno stabilimento industriale, una fabbrica per la costruzione di locomotive, in uno spazio espositivo di circa 15.000 metri quadri dedicato alla promozione dell’arte contemporanea. Che ogni anno presenta mostre personali di artisti italiani e internazionali.

Quello che però mi ha affascinato, e mi ha immerso in un’atmosfera quasi mistica, è lo spazio che ospita l’installazione permanente di un’artista tedesco, Anselm Kiefer, i Sette Palazzi Celesti 2004-2015, realizzati proprio per l’apertura dell’Hangar Bicocca. Colpisce la grandiosità dell’opera, che in questo enorme spazio dalle pareti altissime e nere, spicca e lo riempie, lasciando però respiro al visitatore, che ha la possibilità di passeggiare in questo luogo, che io ho trovato magico, e di indugiare tra i sette Palazzi, molto simili nella struttura e nei colori chiari e polverosi, ma ognuno diverso, con un’anima e caratteristiche proprie.

Attratto dalla tradizione mistica ebraica della Cabala, Kiefer ha creato queste sette torri in cemento armato, dal peso di 90 tonnellate ciascuna e di altezze variabili tra i 14 e i 18 metri, ispirandosi all’antico trattato ebraico Sefer Hechalot, il “Libro dei palazzi/santuari”, che risale al IV-V secolo dopo Cristo, in cui si narra il simbolico cammino di iniziazione spirituale di chi vuole avvicinarsi al cospetto di Dio.

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Die Deutsche Heilslinie

L’installazione dei Sette Palazzi Celesti è completata da cinque grandi dipinti, realizzati tra il 2009 e il 2013, perfettamente integrati e intonati alle torri. Da Jaipur, che prende il nome dalla città indiana visitata da Kiefer, a Cette oscure clarté qui tombe des étoiles, in due versioni, ad Alchimie, per finire con l’opera pittorica più grande, Die Deutsche Heilslinie, che raffigura simbolicamente la storia della salvezza tedesca.

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Un’opera di Kishio Suga

Interessanti anche le opere di Kishio Suga, un’artista giapponese di cui, nell’altra ala dell’Hangar Bicocca, viene presentata “Situations”, una retrospettiva, la prima europea, che raccoglie oltre venti installazioni realizzate dal 1969 a oggi, in una mostra temporanea che durerà fino al 29 gennaio 2017.

L’ingresso all’Hangar Bicocca è gratuito. E all’interno c’è uno spazio bimbi e anche un grazioso caffè ristorante dove poter fare una sosta per pranzo o semplicemente sorseggiare un tè.

Gli orari di apertura sono da giovedì a domenica dalle 10 alle 22.
Per raggiungere l’Hangar Bicocca c’è l’autobus 87, che parte dal piazzale della Stazione Centrale di Milano.

Pirelli Hangar Bicocca
Via Chiese 2 – 20126 Milano
tel. 02 66111573
www.hangarbicocca.org

 

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