Quando ho visto al supermercato questo tipo di carota, mi sono incuriosita e ne ho comprata qualcuna da provare. Oltretutto a me il colore viola piace da matti… Pochi sanno che la carota nasce di questo colore, viola appunto. Ho letto che è originaria dell’Afghanistan e soltanto nel 1500 gli Olandesi, tramite una serie di selezioni, hanno creato la carota di colore arancione che conosciamo, in onore di Guglielmo d’Orange.
Per avere più dettagli su questo fantastico ortaggio, andate alla pagina dedicata nella sezione Ingredienti.
La ricetta di questa vellutata è semplicissima. Non occorrono molti ingredienti perché le carote viola sono così buone che per insaporirle basta solo un po’ di rosmarino. Oltretutto è un piatto molto economico e dietetico. Decorata con fiori commestibili, come quelli che vedete nella foto e che mi ha regalato Cecilia, è perfetta se avete ospiti a cena.

Ingredienti per 4 persone:
400 g di carote viola
200 g di patate
una cipolla rossa di Tropea
due rametti di rosmarino
fiori commestibili
sale
olio extravergine di oliva

Pulite accuratamente le carote viola e tagliatele a rondelle, quindi pelate le patate e riducetele a tocchetti. Affettate la cipolla rossa e fatela soffriggere in una pentola con poco olio extravergine di oliva. Unite prima le carote viola, quindi le patate, fate saltare per qualche minuto e poi ricoprite di acqua bollente. Verso la fine della cottura aggiungete uno o due rametti di rosmarino e salate quanto basta. A cottura ultimata, prima di frullare e ridurre la zuppa a vellutata, rimuovere i rametti di rosmarino, lasciando nella zuppa solo le foglie che si sono staccate.
Servire la vellutata molto calda, con un giro d’olio d’oliva a crudo e, se volete, decorate ogni piatto spargendo dei fiori commestibili.

Attenzione: le carote viola tingono molto di più delle barbabietole rosse, il cui colore viene via facilmente dalle mani con un paio di lavaggi, quindi se non volete avere le mani blu per qualche giorno, indossate dei guanti quando le pelate e tagliate.