Orticolario 2018: il gioco e la fiaba sono protagonisti


Ero proprio curiosa di visitare Orticolario, la mostra dedicata alla passione per il giardino che si tiene tutti gli anni, nel mese di ottobre, a Villa Erba, sul lago di Como.
Orticola, che si svolge a maggio a Milano, mi piace un sacco. Mi chiedevo se mi sarei innamorata anche di Orticolario. Beh… la risposta è sì!!

Ve ne spiego le ragioni.
Innanzitutto è un tripudio di fiori e di colori. Una varietà incredibile di piante di ogni tipo, esposte nei banchetti sparsi per tutto il giardino, con piante fiorite, erbe aromatiche, esemplari rari. E stare nel verde, tra fiori colorati e alberi, infonde serenità.

In più la cornice è una magnifica villa ottocentesca a Cernobbio (Co) sulle rive del lago di Como, che fu dimora di Luchino Visconti.
Sono stata anche fortunata, era una meravigliosa giornata di sole.

Appena arrivata sono stata conquistata da Roy Lancaster, ospite d’onore di Orticolario 2018. Pensate, questo signore gentile che vedete nella foto è un giardiniere e un botanico di fama internazionale. Classe 1937, Roy ha viaggiato in tutto il mondo alla scoperta di semi rari e specie insolite, alcune delle quali ora crescono nel suo giardino nello Hampshire. Vice presidente della Royal Horticultural Society, presidente della Hardy Plant Society, per i suoi meriti è stato insignito dalla Regina Elisabetta del titolo di Comandante dell’Ordine dell’Impero britannico.

“Without the green leaf, we are nothing…”

Ecco le sue parole, che mi hanno emozionato, pronunciate mentre ci raccontava la sua vita e quanto sia importante custodire e rispettare il nostro patrimonio naturale. Ho trovato sul Web una sua intervista, pubblicata l’anno scorso da The Guardian, che voglio condividere con voi:

“I get very emotional about plants. Sometimes people ask where my energy comes from. Well, it should be obvious: my energy is green energy; it comes from plants, and plants get their energy from the sun…”

Un bell’incontro.

Orticolario 2018: Roy Lancaster, giardiniere e botanico, sulla sinistra

Ma i veri protagonisti di questa decima edizione sono stati il gioco e i bambini. Bellissimo vedere le scolaresche delle scuole elementari correre nei prati o assaporare l’atmosfera meditativa dell’installazione Ooomm, una struttura gonfiabile in sottilissima seta che rappresenta un Budda.

Oppure giocare nelle installazioni degli Spazi creativi, il concorso internazionale che ha visto come vincitrice la Topitta, una casetta che sembra uscita da una favola, un rifugio segreto nel bosco, costruita con assi di recupero e immersa in un prato di verbena, salvie, achillee e sementi di prato fiorito naturale, in cui le piante crescono in un piacevole disordine.

Tra le tante altre belle installazioni Spazi creativi: spLaYce ship, la cupola di rami intrecciati in cui si entra attraverso due labirinti circolari.

E uno strumento musicale inconsueto e magico, il litofono. Ai miei occhi una specie di xilofono, però composto da sottili lastre di pietra. E il suono che ne esce è meraviglioso. Chi l’ha costruito, Daniele Delfino, è autore del progetto Orchestra della Natura. Mi ha spiegato quanti suoni incredibili si possono produrre con elementi della natura come pietre, legno, conchiglie, ossa, semi, foglie, piume.

Tra gli espositori tante cose belle, da guardare e da acquistare… che vi lascio scoprire quando visiterete Orticolario, l’anno venturo.

Chiaramente, in tema di Green e di sostenibilità, poteva mancare la Green Planner?

L’appuntamento con Orticolario, alla Villa Erba, è quindi alla prossima edizione, l’undicesima, dal 4 al 6 ottobre 2019.
Non mancate!!!