Vellutata profumata con barbe di finocchio e patate
Avete mai cucinato le barbe di finocchio?
Al supermercato o dal fruttivendolo i finocchi sono venduti già puliti ed epurati da canne e barbe. Ma non è così alle Cascine Orsine, vicino a Bereguardo (Pv), dove al sabato mattina è possibile fare la ”Raccolta in campo”. Che significa che dalle 8 alle 12 si può andare a raccogliere le verdure bellissime e rigogliose che crescono nei campi coltivati con il metodo dell’agricoltura biodinamica. Un’esperienza interessante e rasserenante che vi consiglio di provare. Le Cascine Orsine sono un luogo di pace…
Abbiamo raccolto un sacco di finocchi: profumati e croccanti si prestano a tante preparazioni. Mentre me li pesavano, ho timidamente chiesto se mi avrebbero tagliato le lunghe canne e le barbe e mi sono sentita rispondere: “Ma guardi che delle verdure si usa tutto …”. Non ho osato replicare e me li sono portati a casa così com’erano.
E allora… mi sono messa a cercare sul Web come avrei potuto utilizzare tutte quelle barbe di finocchio. Le canne posso usarle negli estratti, ma le barbe? Alla fine ho provato a farne una zuppa: una vellutata con patate e barbe di finocchio, fresca e profumata, che oltretutto si prepara in pochissimo tempo. Ed è un prezioso comfort food per questi primi freddi autunnali. Diversa dalla vellutata sedano e finocchi che vi ho proposto qualche tempo fa.
Ingredienti per 4 persone:
due patate medio/grandi
barbe di finocchio a piacere
una cipolla
olio extravergine di oliva
brodo di verdura (facoltativo)
sale
crostini di pane
Tagliate la cipolla e fatela rosolare con poco olio evo, facendola solo imbiondire. Aggiungete le patate tagliate e a pezzi e le barbe di finocchio. Ricoprite con acqua bollente o brodo di verdura e fate cuocere fino a che le patate sono giunte a cottura. Un profumo delizioso di finocchio inonderà la vostra cucine. Salate e frullate il tutto.
Servite con dei crostini di pane, qualche goccia di olio extravergine di oliva e, se vi piace, alcune barbette crude.
(Quando avanzo il pane, io non lo butto mai. Può servire per le zuppe, la ribollita, la panzanella, le bruschette. Appena raffermo, lo taglio a fette abbastanza sottili, che faccio seccare conservandole in un sacchetto di carta, pronte per quando mi servono).
- 20 October 2018
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