Brownies: comfort food per eccellenza


È il mio primo esperimento con i Brownies, quei buonissimi quadretti di torta di colore marrone (brown appunto…), molto cioccolatosa, che ho assaggiato diverse volte soprattutto nei Paesi anglosassoni. In effetti sono piuttosto semplici da preparare, l’unica vera difficoltà è indovinare la cottura. Infatti la prima teglia è risultata troppo cotta e la seconda stava per venire troppo cruda… Quindi ho dovuto fare qualche prova prima di ottenere un risultato soddisfacente, che significa una crosta che avvolge un cuore morbido.
Un po’ di storia su questi golosi bocconcini: sembra che nel 1893 la filantropa Bertha Palmer abbia chiesto allo chef del Palmer House Hotel di prepararle un dolce da mangiare con le mani, senza sporcarsele, e facile da trasportare, da riporre nei “cestini pranzo” delle signore che partecipavano alla Chicago World Columbian Exposition.

DSC03708 copiaPer capire la goduria di questo autentico comfort food, basta dare un’occhiata agli ingredienti:

200 g di cioccolato fondente
2 cucchiai di cacao amaro in polvere
2 uova
180 g di zucchero
100 g di farina
150 g di burro
80 g di nocciole tritate
un cucchiaino di lievito per dolci

Fate sciogliere le tavolette di cioccolato e il burro in una casseruola a fuoco bassissimo o a bagnomaria, aggiungete il cacao in polvere e mescolate accuratamente per amalgamare il tutto. Quindi lasciate raffreddare, mentre in una terrina monterete le uova con lo zucchero con una frusta elettrica.
Aggiungete quindi nella terrina la ”colata” di cioccolato e burro, poi la farina setacciata a cui avrete incorporato il lievito. E per ultime, le nocciole tritate grossolanamente.
Foderate una teglia, possibilmente quadrata o rettangolare, con della carta da forno e versateci l’impasto, livellando lo strato che deve risultare uniforme. Fate cuocere una ventina di minuti circa, anche meno (ecco il punto critico, occorre fare delle prove, giacché la durata di cottura dipende dal forno e dallo spessore dello strato), in forno preriscaldato a 180°. Una volta fuori dal forno, lasciate raffreddare la torta prima di tagliarla a quadrettini.

Eccoli, come vedete non sono venuti proprio bellissimi, ma li ho assaggiati e mi sembrano buoni. Triplicando questa dose sono venuti circa 200 quadrettini.

E sono pronti per essere serviti, insieme a un bicchiere di bollicine, all’evento di stasera, nell’ambito della mostra “Grace and Chaos” di Ryan Spring Dooley, nella galleria d’arte di mia sorella Giulia, Forma Prima.

 

 

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